giovedì 13 marzo 2008

Democrazia e Partecipazione, di Daniela Paganelli

Mi chiamo Daniela Paganelli,e mi piacerebbe alzare il tiro rispetto alle ultime dispute da cortile che hanno recentemente animato il nostro BLOG.Sebbene la vis polemica di bassa LEGA produca sempre,come ben sanno i compilatori dei palinsesti televisivi,audience,cioè interesse e attenzione intorno ad un evento prescelto e questo espediente mediatico ci abbia aiutato ad avere, in 15 giorni,più di 150 connessioni diverse sul BLOG, mi sembra arrivato il momento di iniziare un dibattito più costruttivo. Veniamo ora al tema che mi sta particolarmente a cuore e sul quale spero altri amici del PD e non vorranno intervenire.Vorrei partire dal nome del nostro partito: DEMOCRATICO .Per poi riflettere sul legame nevralgico fra democrazia ed autentica partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica.Ora è stato usato da più parti il termine DEMOCRAZIA BLOCCATA,volendo intendere l'instaurarsi in ITALIA di classi dirigenti ,perlopiù ricollegabili alle burocrazie dei partiti,che gestiscono il potere in modo autoreferenziale,cioè,in parole povere, che se la suonano e se la cantano nel loro circolo chiuso senza mai un reale confronto con gli elettori,dividendo con le loro corti incarichi e denari.A ciò si accompagna l'uso massiccio dello strumento televisivo per mistificare,occultare e distrarre la pubblica opinione a proposito deli accadimenti più importanti.Per fare un esempio ,si riuscì a convincere gli italiani che la SCALA MOBILE (adeguamento degli stipendi al costo della vita) fosse un male per loro ,facendoli votare affinchè il loro salario venisse decurtato,fino alle attuali gravi conseguenze.Io temo, che se a questa situazione non verrà posto un freno,si arriverà a convincere gli italiani che occorre un "UOMO FORTE" AL POTERE E magari sia necessaria UNA BELLA GUERRA DI RELIGIONE. La grande intuizione di WALTER VELTRONI ritengo sia stata proprio quella di cercare di spezzare questo circolo vizioso a tutti i livelli,aprendo il partito a coloro che sono stati finora esclusi dal club dei potenti e proponendo uno statuto ed un regolamento che spazzi via le vecchie logiche.Tuttavia le resistenze sono dovunque fortissime,ed anche il nostro BLOG ne registra la cronaca. Mi sembra comunque ,in ogni caso,questo, l'unico spazio non sottoposto a censure,autenticamente aperto ad ogni contributo senza razzismi di sorta,in un luogo ancora libero da potentati economici come la rete,dove questo ambizioso progetto di riagganciare la società civile alla decisione delle sorti del paese possa essere elaborato.Non a caso Veltroni ha così insistito,nel discorso di SPELLO,sull'importanza della rete come luogo privilegiato della comunicazione politica.Mi sento quindi di difendere strenuamente questo BLOG come forma e contenuto indispensabile alla fondazione del PD. CORDIALI SALUTI A TUTTI !

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo con le riflessioni che l’amica Daniela espone in questo intervento.
Ma vorrei aggiungere.
In questi anni mi sembra che la politica sia contravvenuta al suo principale scopo. Raccogliere la voce della gente, i problemi della società e prendere seri provvedimenti per risolverli, tenendo sempre conto delle richieste degli elettori.
Al contrario era dall’alto che inviavano segnali alla popolazione per cercare di farla adeguare alle loro scelte.

Ma dobbiamo fare attenzione! Sono loro ad essere i nostri rappresentanti, non siamo noi elettori a rappresentare i politici.

Ci siamo rassegnati ad avere governi che non possono governare, o meglio sono nelle mani di pochi eletti che pongono veti ricattatori.
Ci siamo rassegnati a leggere sui giornali le enormi cifre di stipendio che percepiscono tanti parlamentari che non si presentano nemmeno in parlamento per compiere il loro dovere.
Abbiamo assistito a politici che hanno fatto leggi a suo uso e consumo, perfino per rendere nullo un reato penale.
Colpo dopo colpo, fino a riconoscerci nei “nuovi poveri”

Ora basta. Dobbiamo dare un segno forte di voglia di cambiare il sistema politico.

Questa idea del PD di dare spazio ai giovani, è la prima possibilità concreta di cambiare.

Il controllore dei controllati dovrà essere una persona fuori dai vecchi schemi, senza cariche precedenti, nominato dal partito e non dai controllati, una persona di mentalità aperta.
I nostri rappresentanti verranno chiamati a portare avanti le richieste della base e saranno chiamati a confrontarsi con essa.

Ciao a tutti