venerdì 3 ottobre 2008

NO ALLA CISPADANA IN LOMBARDIA

A cura di, Marco Fabbri Circolo PD Finale Emilia
In un mondoin cui i mercati sono sempre più globalizzati e dove avanzano nuove potenze economiche, le nostre attività industriali, artigianali e commerciali lottano quotidianamente per resistere ad un sistema di scambi sempre più difficile e competitivo. Di fronte ad un dato certo, il livello di saturazione del traffico stradale (88%) ed un sistema di trasporto intermodale strada-rotaia (8%) che ancora stenta a decollare e, comunque, non sufficiente per coprire la rete capillare di attività presenti nei nostri territori, si rende sempre più indispensabile progettare e costruire infrastrutture tali da consentire il raggiungimento veloce del nostro tessuto produttivo e tali da favorire l’aumento della velocità media commerciale del trasporto merci, che oggi si ferma a 50Km/h circa, ma con la previsione di scendere nei prossimi anni a 48Km/h. Comunità Europea, Stato Italino, Regioni, Province, comuni e camere di commercio sono coinvolti, in diversi livelli, a partecipare sempre più allo studio di nuove autostrade, nuovi porti, nuove linee ferroviarie, nuovi hub logistici, corridoi trans-europei o addirittura trans-continentali che consentano alle nostre attività di poter sfruttare i nuovi mercati e, soprattutto, gli permettano di rimanere solide e competitive; quindi di sopravvivere loro e la forza lavoro che generano per la comunità. Alcuni esempi: -dalla Cina partono i primi treni porta container verso i porti del Mare del nord-Europa per rendere più veloce lo scambio delle merci, - Genova e Trieste stanno studiando come aumentare il pescaggio dei fondali per accogliere le nuove maxi navi-portacontainer in arrivo dal medio-oriente, creando anche un corridoio ferroviario per raggiungere il porto di Rotterdam, attraversando l’Europa - l’alta velocità del corridoio 5 e 2 - in Lombardia sta nascendo vita alla BREBEMI. Un gruppo di imprenditori bresciani, stanchi di vedere le loro spedizioni impiegare una mattinata per raggiungere Miliano ed il suo hinterland, o addirittura di avere la merce bloccata in un ingorgo sull’autostrada A4, si sono associati per dare vita ad una nuova infrastruttura autostradale. La BREBEMI (Brescia, Bergamo, Milano) costruita in Project Financing, proprio come la nostra futura Autostrada Rgionale CISPADANA. Obiettivo: migliorare i tempi di spedizione delle merci, ridurre i costi per trasporti delle aziende, aumentare la competitività delle stesse. Obbiettivi comuni ai paesi che verranno lambiti dalla Cispadana. Come negare che di fronte a tale progetto, anche loro non si siano imbattuti in problemi di impatto ambientale, o in problemi di riequilibro e di riassetto dei territori per il passaggio di questa infrastruttura. Insieme, però, hanno cercato di lavorare sul progetto in modo tale da ridurre il più possibile i punti critici sollevati dai comuni e dagli abitanti, tutti, però, uniti per avere questa nuova strada che garantirà al loro territorio, di non perdere la propria ricchezza ed il proprio lavoro, con l’obiettivo addirittura di aumentare il loro potenziale industriale, artigianale e commerciale. Hanno persino previsto, nel primo tratto (BS), una galleria di 12,5Km per evitare il passaggio vicino a qualche paese. La CISPADANA, per noi cittadini di Area Nord, rappresenta la stessa opportunità che la Brebemi rappresenta per i bresciani. Per questo il circolo PD di Finale Emilia prende le distanze dalle affermazioni,fatte in questi giorni, dall’On. Giovanardi, ma, al contrario ribadisce l’importanza di questa nuova infrastruttura nel nostro territorio, necessaria per aumentare o, quanto meno consolidare la potenzialità delle nostre attività e del nostro lavoro.

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